Quattro consumatori su dieci stanno attenti a al packaging sostenibile dei prodotti, ma solo il 55% è disposto a spendere di più.
È quanto emerge dall’evento “Packaging speaks green” di Bologna, organizzato da Fondazione Fico e Ucima, l’associazione confindustriale dei costruttori delle macchine automatiche del settore. L’iniziativa è stata sponsorizzata dai big della “packaging valley” regionale (tra cui Ima, Coesia, Robopac, Sacmi, Marchesini Group, Tetra Pak, Herambiente e Aliplast) partecipano rappresentanti tra gli altri di Coca-Cola, Barilla, Coop, con contributi del Wwf e della Fao, ma sono in particolare le indagini di Nomisma e Nielsen a svelare la direzione presa dai consumatori.
Packaging speaks #green, 2 giorni di confronto fra brand globali, filiera pack e istituzioni per una svolta verde della produzione industriale globale. A #FICO @eatalyworld il Forum promosso da Fondazione FICO e UCIMA. Un italiano su 2 oggi punta al pack sostenibile #Nomisma pic.twitter.com/pYuJCLVZSN
— Fondazione FICO (@FondazioneFICO) February 20, 2020
Attenti al green ma senza spendere di più
Secondo quanto presentato da Silvia Zucconi di Nomisma in uno studio sulle scelte di acquisto in Italia, Germania Usa, quattro consumatori su dieci, in fase di acquisto di un prodotto, pongono l’attenzione sulla sostenibilità del packaging e dei materiali che lo compongono.
Se da una parte esiste una maggiore sensibilizzazione verso la sostenibilità, dall’altra i dati sottolineano che ben il 41% dei consumatori non è disposta a spendere di più. Secondo la ricercatrice Zucconi, per raggirare questo fattore, bisognerebbe puntare maggiormente sulla comunicazione del tema, affinché il consumatore possa comprendere meglio i benefici derivanti dalle proprie scelte.
L’indagine @Nomisma rivela a #Packaging Speaks #Green che in Italia i consumatori sono poco disposti a pagare di più un prodotto con confezione sostenibile. Ma il 43% di chi compra sceglie anche in base al tipo di materiale del packaging #sustainability
— UCIMA (@UCIMAorg) February 20, 2020
Poche aziende investono nel packaging sostenibile
L’indagine condotta dalla Nielsen e presentata al medesimo evento, evidenzia il fatto che solo il 25% delle aziende offre prodotti green. Inoltre stima che il 46% degli italiani, contro però un 52% di media europea, è disposto a rinunciare al design della confezione, mentre il 40% ritiene di poter cambiare marca (rispetto al 46% europeo) sempre a favore di packaging sostenibile.
Così, commenta il presidente della fondazione Fico Andrea Segrè:
“Siamo quasi maturi affinché tutti gli attori della filiera vadano verso la sostenibilità, con obiettivi chiari dettati dall’agenda 2030 dell’Onu che ogni paese, ogni regione e ogni comune stanno declinando. La produzione e il consumo responsabili rientrano tra questi obiettivi. Come rileva l’indagine di Nomisma, il consumatore è pronto e quindi anche l’industria lo è. Certo, chi deve governare tutto il sistema è la politica, e qui siamo un po’ indietro. L’Ue sta dando una direzione col New Green Deal, ma poi i paesi devono seguire”.
Sulla stessa linea di pensiero anche Enrico Aureli, presidente di Ucima:
“Il packaging sostenibile sta a cuore agli italiani e ai produttori della packaging valley, siamo stati tra i primi a sentire nostro questo tema diventano oggi centrale sia per la politica sia per i nostri clienti. Possiamo e vogliamo guidare noi il cambiamento, mettendo nelle mani dei consumatori un prodotto più sostenibile ma anche più informazioni, quindi più possibilità di scelta”.